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Produzione giacca sartoriale Napoli

Artigiana maestria tramandata di padre in figlio, generazioni di arte.
la sartoria

La sede della Sartoria Formosa si divide in due spazi ben distinti, uno di fronte all’altro, in mezzo al cortile del vico Cavallerizza. La prima parte è destinata alla clientela di Gennaro, che fa accomodare i suoi ospiti nel salottino in cui il cliente può prendersi il tempo di scegliere i tessuti per gli abiti e procedere, poi, all’incontro con il maestro, il quale prende le misure. La seconda parte, il laboratorio vero e proprio, è il luogo in cui va in scena la magia. Al suo interno ecco quattro giovani, che rappresentano la nuova e futura generazione di sarti, impegnati al tavolo da taglio a tagliare, cucire o stirare. Proseguendo, avviene l’incontro con i maestri che realizzano abiti di tweed inglese, lana estiva, lino irlandese, cotone o altri tessuti pregiati.

Linea di prêt-à-porter

La produzione giacca sartoriale a Napoli risponde a tante valide realtà, ma a voler pensare a un laboratorio storico, in cui aleggiano passione, ricerca e innovazione all’appello risponde la Sartoria Formosa. La sartoria di Gennaro Formosa ha una linea di prêt-à-porter che conserva il DNA della Sartoria Formosa – creata dal padre Gennaro, formatosi presso i migliori tagliatori napoletani dell’epoca, Tamburrini e Combattenti – destinata al mercato asiatico. Gennaro non si è mai fermato, guardando oltre ogni limite pur di far conoscere il nome della sua attività, fino a progettare e concretizzare uno showroom a Milano, in via della Moscova, 30. Per attraversare ogni confine il figlio dello storico sarto Mario, anche grazie al maestro Dionisio d’Alise, che si sposta spesso in tutto il mondo, è sempre presente durante i trunk show per portare il nome della sua Sartoria Formosa anche fuori dall’Europa.

I nostri clienti speciali

Eterogenea, con diverse generazioni al confronto, la clientela della sartoria napoletana spazia dai venti agli ottant’anni. Chi sceglie di indossare un abito a marchio Sartoria Formosa sono per lo più stranieri: Stati Uniti, Svezia, Olanda, Corea, Giappone. Ricercata da note figure nazionali e internazionali: Rocco Barocco, Fernando Alonso, Jarno Trulli, Flavio Briatore, Luciano Benetton, Anthony Bamford (CEO JCB), la sartoria di Gennaro ha vissuto anche la soddisfazione personale di vestire il Principe della Svezia, Daniel Westling per le sue nozze.

Il taglio della giacca Formosa

La giacca più rappresentativa della Sartoria Formosa è il doppiopetto 6X2 (2 bottoni funzionali) o il suo 3 bottoni stirato a due, in questo caso viene utilizzato unicamente il bottone centrale, detto in gergo “stracciato”. Dal taglio morbido, la spalla svuotata di ogni tipo d’imbottitura, il revers a martello e la sua famosa manica detta a mappina, con le sue grinze caratteristiche, evidenzia un’eleganza comoda e disinvolta tutta napoletana. Gennaro segue in tutto la tradizione sartoriale del padre, eccetto in un aspetto, cerca di raggiungere un equilibrio su tre fronti: interpreta il desiderio del cliente, ne valuta il limite fisico, fa prevalere la personalità della mia sartoria, vale a dire taglio e carattere della giacca devono rispondere alle conoscenze del sarto. D’altronde, Gennaro ricorda che la caratteristica di tutti i sarti napoletani è sempre stata quella di imporre, con rigidità, il proprio modo di vedere l’abito”.

Il bespoke

Il core business della Sartoria Formosa di Napoli consiste nel bespoke, non si può prescindere dalla prova dell’abito. Sono eccezionali i casi in cui, accade soprattutto con gli stranieri, l’abito venga realizzato con le misure, aspetto che Gennaro non predilige. Il figlio di Mario Formosa, infatti, parte da un presupposto: il cliente deve avere fiducia che chi ti segue si occuperà anche di taglio e abito. Nella sartoria napoletana di Gennaro Formosa, per quanto anche le macchine abbiamo un proprio ruolo, si predilige la lavorazione a mano, un tratto distintivo che spiega perché per la produzione di una giacca occorrano dalle 40 alla 50 ore. Il risultato? È storia.